Villa Raby, Torino (TO)
Categoria: Interventi di restauro complessi
Luogo: Torino
Oggetto: Restauro e recupero conservativo delle facciate esterne di Villa Raby in stile Liberty; restauro e recupero degli apparati decorativi presenti sulle facciate della Villa e sulla Carrozzeria.
Descrizione:
DESCRIZIONE STORICA
Villa Raby è un edificio storico di Torino in stile Liberty che sorge nel quartiere San Donato, all'inizio di Corso Francia. Fu progettato da Pietro Fenoglio, in collaborazione con Gottardo Gussoni. Architettonicamente presenta un rivestimento di facciata composto da bugnato in lastre in stucco tinteggiate presenti, impreziosite da modanature molto particolareggiate in corrispondenza delle aperture, cornici marcapiano e bowindow posti sugli angoli del complesso.
ANALISI VISIVA
Le superfici presentavano un evidente deposito consistente superficiale causato da polvere, terra, escrementi ecc., che negli anni si era concretizzato, sviluppando croste nere e una diffusa alterazione cromatica, fenomeno evidente in modo particolare sulle modanature; altro fenomeno che ha determinato tale alterazione cromatica è attribuito ai fenomeni di vegetazione inferiore quali muffe di colore verde scuro, presenti in modo particolare sulle cornice, parti della zoccolatura e porzioni più in ombra. Altro fenomeno di alterazione riguarda il deterioramento degli impasti che compongono gli stucchi; essi presentano un generale problema di esfoliazione e sbriciolamento, oltre a lesioni passanti e non di varia elementi e cadute di parti diffuse su tutta la facciata.
IL RESTAURO
Un particolare intervento di pulitura è stato effettuato con il metodo Jos (vortice di tipo elicoidale a bassissima pressione) per eliminare i muschi e le croste nere. Per quanto riguarda le pitture, inoltre, è stato scelto in accordo con la D.L. di salvaguardare ció che è rimasto dei motivi pittorici originali e di riproporre i motivi risultanti scomparsi completamente sui prospetti dell'intera Villa. Si è inoltre intervenuti sulle due balaustre, assieme agli apparati decorativi sui tetti (camini ecc..) che erano costruiti in malta a base di cemento lavorata in modo molto complesso ed intarsiato con modanature floreali. Inoltre la mancanza di corretta manutenzione, negli anni aveva consentito il depositarsi di smog superficiale oltre alla diffusione di formazioni di muffe di colore verde scuro associate a incrostazioni nere evidenti soprattutto sulle parti maggiormente decorate e modanate esposte ai dilavamenti e ai fenomeni atmosferici. Gli interventi effettuati spaziano dall'eliminazione degli elementi impropri, dal consolidamento e messa in sicurezza delle parti instabili, stuccatura temporanea, pulitura con il metodo Jos, ripresa del consolidamento e velatura per uniformare le superfici.
Altra operazione di restauro è definito dai 12 apparati pittorici presenti sui prospetti Sud, Ovest e Est della Villa; tali pitture erano state totalmente nascoste da un colore giallo applicato inoltre anche su tutte le facciate della Villa. Pessime sono le condizioni di conservazione principalmente a causa del lento degrado e deterioramento che nel tempo aveva interessato lo spessore cromatico originale. Il colore risultava essere caduto in porzioni anche molto estese, mentre in alcuni casi si era consumato diventando particolarmente evanescente al punto da rendere impossibile la definizione originaria della scena. Stuccatura e reintegrazione pittorica delle lacune, ove nonostante i vari distacchi e le mancanze era ancora percepibile la lettura del disegno, sono state applicate nei punti ritenuti più bisognosi di tali operazioni.