Statua della Madonna con bimbo e angeli, Cocconato (AT)
Categoria: Manufatti lignei
Luogo: Cocconato d'Asti
Oggetto: Madonna con bimbo e angeli (258x127x122)
Descrizione:
Macchina processionale in legno scolpito e dorato
STATO DI CONSERVAZIONE:
La superficie dorata della statua si presentava con una patina di sporco composta da sostanze organiche, e da fumo di candele, i quali assieme oscuravano notevolmente la naturale lucentezza dell'oro. Altri problemi riscontrati sulle superfici, era le presenza di diffuse abrasioni localizzate nelle parti più esposte a urti, tanto che, in alcuni punti avevano causato anche numerosi sollevamenti e alcune cadute di colore.
Sugli incarnati dipinti si notavano inoltre spesse ridipinture alterate dovute a precedenti interventi non ponderati, eseguiti non correttamente, con l'utilizzo di colore sintetico, il quale, oltre a ricoprire tutto il colore originale, era stato applicato debordando in più punti, coprendo molte porzioni della superficie dorata. Anche la struttura della base della statua presentava gli stessi problemi di sporco e di deterioramento, assieme anche a numerose abrasioni delle quali alcune molto profonde.
Per quanto riguardava la parte strutturale della statua e della base si rilevavano gravi dissesti, fessurazioni e rotture, assieme a mancanze di inserti lignei originali, soprattutto nella parte bassa della statua. Inoltre, la statua risultava presentava delle cavità all'interno a causa delle infestazioni degli insetti xilofagi.
NOTIZIE E INCIDENZA DEI RESTAURI PRECEDENTI :
Tracce di precedenti interventi sono stati localizzati esclusivamente sugli incarnati della Madonna e del Bimbo; sia le dorature che le parti argentate non presentavano rimaneggiamenti. Non sono trovate date sull'esecuzione dell'intervento.
INTERVENTI SVOLTI
La statua è stata imballata e trasportata in laboratorio
Separazione dei due componenti del manufatto: basamento e statua, per mezzo dello svitamento delle viti che li mantenevano uniti. In questo modo si è potuto verificare in modo più dettagliato il degrado che interessava i due elementi
I problemi maggiori si presentavano sottoforma di sollevamenti delle dorature e delle altre coloriture sugli incarnati. In questo caso sono state eseguite iniezioni di collante a derivazione animale, facendole cosí rientrare ed aderire al supporto in legno. Sulle superfici della statua, sono stati effettuati dei test di pulitura sia sulle dorature che sugli incarnati, al fine di selezionare i solventi e le miscele più adatti
La pulitura dalla patina di sporco, delle dorature e di quelle argentate, è risultata assai più laboriosa dovuta essenzialmente alla delicatezza delle lamine. Per la pulitura si sono utilizzati tamponcini imbevuti di miscela di solvente nitro-ammoniaca-amile in rapp. 5/1/2. Per quanto riguardava la rimozione dei rifacimenti sugli incarnati, sono stati utilizzati tamponcini idrofili imbevuti con Dimetilformammide e solvente nitro; la rifinitura della pulitura è stata effettuata con bisturi a lametta intercambiabile e in alcuni punti si è anche fatto uso di penna di vetro per ridurre lo spessore dei rifacimenti stessi
Successivamente si è passati all'incollaggio delle fessure del legno, con applicazione di collante acetovinilico ed inserendo in alcuni casi, come rinforzo, anche degli inserti lignei
All'interno della statua è stato effettuato un trattamento antitarlo con applicazione di liquido xilamon (Bayer) mediante la tecnica d'impregnazione a sottovuoto, avvolgendo l'elemento architettonico con fogli di polipropilene, in modo da garantire una penetrazione profonda ed una distribuzione omogenea del prodotto. Tale lavorazione è stata mantenuta sul manufatto per 30 giorni.
La stuccatura delle lacune è stata effettuata con pasta di legno, per quelle maggiori, e per quelle minori mediante impasto a base di gesso di Bologna.
Le integrazioni delle lacune sono state effettuate esclusivamente con colori ad acquerello in sottotono.
Protezione superficiale, mediante nebulizzazione di fissativo “Seiden-Glanz” della Talens.